Qui trovano voce le jazzwomen del passato e dei nostri tempi. La denominazione italiana però sarà preferita dando origine al plurale “le jazziste”: espressione quasi inesistente se non nascosta, inglobata e insabbiata da quella più celebre al maschile.
All’espressione “jazz is a man”, che descrive un uomo con la sigaretta in bocca e l’alone di fumo che lo circoscrive in un’era dorata, sofferente ma onnipotente, io sostituisco “jazz is everyone”, donne e uomini, indistintamente. Magari avranno entrambi una sigaretta in mano, questo poco importa!
Le artiste del passato soprattutto, compositrici, arrangiatrici, musiciste, cantanti e paladine del jazz sono spesso dimenticate e il loro valore non viene riconosciuto come dovrebbe.
In questa rubrica si darà proprio spazio e tempo a loro, con l’obiettivo di colmarne l’assenza nei racconti e puntare alla parità.
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Cantante, musicologa e ricercatrice jazz
Logo creato da Ilaria Bellone
Foto di gio_huangzhiwei
Si ringrazia il Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna per la gentile concessione delle immagini.